L’ambiente sacro

Durante i cinque anni di scuola elementare ebbi la gioia di praticare il Judo (Via della cedevolezza), un metodo di difesa personale e un’arte marziale, come il Karate, l’Aikido e il Kyudo. Queste arti si praticano in uno spazio chiamato Dojo, parola che significa “Luogo per la ricerca della Via”. Praticare un’arte marziale permette di comprendere il rispetto profondo per lo spazio e la pratica di queste antiche arti marziali. Quando si entra in contatto con il Reiki l’approccio è il medesimo.
Questo luogo noi lo definiamo come Tempio (può essere una palestra, una stanza adeguata della casa), che è il luogo dove è custodito il Sacro. Il Tempio simboleggia il nostro corpo e la nostra vita che meritano profonda cura e rispetto. Sacri sono la vita e il corpo, che è il contenitore che permette all’Anima di incarnarsi.
Esattamente come si entra nel Dojo per praticare il Judo, anche per entrare nel Tempio Reiki ci si pone in uno stato di quiete ed ascolto. Ci si toglie le scarpe e si lascia fuori ogni oggetto che portiamo abitualmente con noi, come simbolo di rispetto e pulizia e un lasciar andare il nostro giudizio, le nostre paure per accettare il nuovo che Reiki porterà nelle nostre vite.
Per praticare un’arte marziale si indossa il Kimono, il vestito tradizionale che da bambina ho tanto amato e per cui tutt’ora nutro un profondo rispetto. Per partecipare ai seminari sono consigliati semplicemente abiti comodi.

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